Per chi avesse nostalgia dello spezzatino della nonna l'industria ha inventato i bocconcini di soia disidratata, adatti a comporre piatti simili a quelli prodotti con i pezzi di carne piuttosto che di pesce. Ma io non la metterei troppo su questo piano, non perchè siamo vegani dobbiamo per forza sostituire la carne a tutti i costi e i suoi sapori (o non sapori insaporiti), ma dobbiamo piuttosto con questi mezzi inventare piatti nuovi ed equilibrati.
Per ristrutturare i bocconcini di soia che si trovano nei negozi biologici in forma secca è necessario bollirli per circa 10 minuti in brodo vegetale, circa 50 gr a persona sono sufficienti, con la bollitura si gonfiano e raddoppiano in volume.
Una ricetta strana quella che propongo, a partire da una bella padellata di cipolle rosse tagliate a fette, carote in piccolissimi cubetti e semi di sesamo, un pò d'aglio tritato e granella di nocciole in un filo d'olio, poi salsa di pomodoro, basilico e un pò di origano, in fine i bocconcini reidratati e scolati, shoyu, un pizzico di curcuma e i cavoletti di Bruxelles bolliti per 15 minuti e affettati a cubetti, infine il succo di mezza arancia e un tocco di pepe e spezie a piacere.
L'ideale è consumare questo piatto con dei cubetti di pane integrale tostato e contornato di verdure crude croccanti.
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