La storia di un cuoco autodidatta.
Da vegetariano a vegan, da operaio metalmeccanico a chef-ristoratore, in 25 anni.
di Max Noacco
Da giovane, subito dopo aver fatto il militare, 25 anni or sono, mi appassionai alla mountainbike. Divenne il mio sport preferito e cominciai a praticarlo in modo quasi assiduo.
Un bel giorno trovai all’interno di una rivista, di Mtb appunto, un inserto che s’intitolava “La corretta alimentazione del ciclista”, questa parlava di carboidrati come fonte primaria di energia per lo sport attivo e metteva in discussione il consumo di carni rosse e grassi saturi. Questo mi interessò subito e da lì iniziai ad appassionarmi, ricercare, studiare e capire tutto ciò che riguardava la salute per il corpo e la sana alimentazione.
Non sono mai andato matto per la carne, un po’ di più per il pesce, quindi ci misi un attimo a diventare “vegetariano” ma con eccezione del pesce che consumavo saltuariamente in occasioni speciali o alle feste con gli amici per i quali già cucinavo. Infatti il mio cavallo di battaglia erano le mazzancolle con i cipollotti saltate al wok, oltre alla carbonara vegetale fatta col tofu affumicato.
Da lì il mio percorso è durato 20 anni, tra bicicletta ed esperimenti in cucina, tra critiche e battaglie riguardanti la mia scelta, dalla passione per le cucine dei paesi più lontani, l’Oriente ed il Medioriente, gli alimenti esotici e quelli del mio territorio che è il Friuli.
Un bel giorno, 3 anni fa, partecipai ad una conferenza sull’alimentazione e l’igiene naturale tenuta dal dr. Valdo Vaccaro, da li le mie convinzioni sull’alimentazione si sono evolute drasticamente e dal giorno dopo ero già vegan. Dopo un mese iniziava l’avventura con il mio blog food-vegan.blogspot.it e il 3 ottobre del 2012, grazie ad amici che mi permisero di organizzare la mia prima cena per 32 persone nella loro cantina vitivinicola - la intitolammo “Veg & Wine” - ebbi l’opportunità di capire che quello che dovevo fare nella vita era altro, dato il successo che riscontrò.
Facevo il metalmeccanico da più di 20 anni in un’azienda vicino casa, ma sognavo di fare qualcosa di utile e di artistico.
Quello fu il trampolino di lancio per molte cose. A quella cena infatti ne successero molte altre, nella stessa sede e in altre, fui spesso cercato e chiamato per collaborazioni anche di calibro come quella di “Cucina Carducci” - un ristorante veg temporaneo all’interno dell’evento “Friuli Doc” - o per tenere corsi di cucina all’interno di associazioni. Così, grazie a tutto questo, mi si presentò l’opportunità di lavorare e confrontarmi con cuochi professionisti di cucina convenzionale, e di lavorare all’interno di cucine professionali, cosa che non avevo mai fatto.
La mia voglia di imparare e la determinazione sono state e rimangono tuttora i fattori principali della riuscita di tutto ciò che faccio. Imparai subito ad usare gli strumenti del mestiere e a sperimentare ogni tipo di ingrediente e di ricetta, mi dedicai giorno e notte allo studio di nuovi menù e nuove ricette fino a quando un bel giorno….
Un caro amico che già aveva assaggiato la mia cucina, assessore al Comune di Moruzzo, vicino a Udine, ci propose, a me e alla mia compagna Sabrina, di visitare una bellissima struttura comunale adibita a ristorante, nell’eventualità volessimo un domani aprire un’attività… cosa che già da mesi ci girava per la testa. Prendemmo la palla al balzo, dopo pochi giorni partecipammo al bando di assegnazione del locale, lo vincemmo, e da lì a poco - dopo 25 anni di fabbrica e dopo lunghi ripensamenti - il 1 maggio 2014 mi licenziai dal lavoro di operaio per tuffarmi in questa nuova avventura.
Il 1 luglio del 2014 inaugurammo il nostro Ristorante veg “Al Tiglio cucina naturale”, e da lì la mia vita è totalmente cambiata.
Ora, dopo quasi un anno di attività, posso dire di aver realizzato il mio sogno e di poter fare una cosa che mi piace da morire. Cucinare per gli altri la mia cucina veg-crudista è una cosa che mi appaga, che mi da mille soddisfazioni, pur impegnando quasi tutte le ore della mia giornata.
Il mio non lo ritengo un lavoro ma una passione con la missione di far piacere a più persone possibile la cucina vegan fatta nel migliore dei modi e con fantasia, con colori e sapori, utilizzando ingredienti di stagione ed il più possibile a km0, biologici e freschi.
Tutto questo perché credo, e ne sono sempre più convinto, che la prevenzione e la cura fatta prima di tutto attraverso una corretta alimentazione siano la cosa più importante per stare bene ed essere in forma. L’alimentazione vegan e crudista che ho sposato e propongo, continuano a darmi grandi soddisfazioni a livello fisico e nel rapporto con le persone.
Alimentarsi vegan non è solo mangiare bene ma anche rispettare noi stessi, il nostro pianeta e tutti gli esseri viventi che ne appartengono.
Max
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